Nelle acque di Diano Marina si è svolta la prima fortunatissima nazionale di FEVA e RS500. Fortunatissima per noi dato che le condizioni meteo sono state semplicemente perfette, sole e vento tra i 10 ed i 15 nodi per l’intero weekend, un comitato di regata veramente efficiente che ha permesso lo svolgimento di 6 prove di lunghezza ideale ed infine, ma altrettanto importante, per le prestazioni dei nostri velisti sicuramente incoraggianti.
L’AVNO schierava per questo evento ben 4 barche, 2 FEVA e 2 RS500.
Sui 500 Arturo e Jacopo erano alla loro seconda regata così come per Gabriele ed Elia; pur essendo i più giovani della classe hanno dimostrato che la scuola del FEVA è servita a qualcosa, infatti i nostri erano sempre i più veloci nelle andature portanti. Ancora dei dettagli da rifinire sulle boline ma in generale parliamo di finezze in una flotta in cui le distanze tra primo ed ultimo sono di un minuto dopo 45 minuti di regata.
La classifica finale ha visto Arturo e Jacopo a pari punti con un equipaggio di Como. tuttavia a causa del minor numero di primi posti (1 contro 3) si sono visti declassati al secondo posto. Gabriele ed Elia quinti ma attaccati al gruppo di testa.
I FEVA invece hanno visto schierati gli ormai veterani, alla loro terza stagione assieme, Tommaso ed Alberto ed un equipaggio inedito con Enea alla prima regata da timoniere e la neo zanzara Jacopo della Casa alla prima regata della vita. Entrambi gli equipaggi sono stati messi a dura prova il primo giorno per la maggior intensità di vento mentre nella seconda con un po’ meno vento sono riusciti anche a raccogliere un 7 ed 8 posto sui 21 equipaggi iscritti. Per loro un risultato finale che ha visto 12mi Tommaso ed Alberto e 14mi Enea e Jacopo.
Gli equipaggi sono stati salutati e premiati dal pluriolimpionico Diego Negri organizzatore della regata e promotore della classe FEVA sul ponente ligure.
Settimana esplosiva per le Zanzare dell’AVNO.
Nella settimana scorsa si sono disputate un sacco di regate in tutt’Italia ma in due eventi in particolare si sono distinti gli equipaggi della squadra agonistica “Le Zanzare” dell’AVNO.
Ariberto Strobino in coppia con Paolo Brescia si è laureato per l’ennesima volta (la sesta?) campione italiano della classe Fireball nelle acque toscane di Punta Ala con una flotta di 26 barche composta da 22 equipaggi italiani e 4 stranieri.
Invece a Dervio sul lago di Como si sono svolti i campionati italiani giovanile di imbarcazioni doppie in cui l’AVNO era presente con 2 imbarcazioni della classe feva XL : Arturo e Jacopo che si sono piazzati al quinto posto ed Elia in coppia con il fratello Marco, classificatisi al 36° posto sui 49 equipaggi presenti.
In merito ai campionati classi giovanili, vale la pena fare un piccolo resoconto dato il livello e le dimensioni della manifestazione: 600 velisti si sono stipati sulle coste dell’alto lago di Como per disputarsi il titolo italiano delle diverse imbarcazioni doppie sia cat che monoscafo. I più numerosi i 420 con 116 barche seguiti dai 64 feva divisi in 48 fevaXL ed altri 16 under 12. Per gestire 600 ragazzi+allenatori+genitori+carrelli ci è voluta una macchina organizzativa che si è rivelata perfetta. 3 campi di regata A,B,C da Bellano a Gravedona hanno visto regate da mercoledì a venerdì in condizioni estive che poi sono diventate decisamente autunnali sabato. Niente regate la domenica a causa del vento che ha soffiato sui 30 nodi dalla mattina e che per ragioni di sicurezza ha sconsigliato di partire. Alcune lacune da parte delle giurie che hanno sbagliato le istruzioni sui percorsi da seguire per la flotta 420 e che ha causato l’annullamento di una prova praticamente finita ed il ritardo della successiva. Sul campo dei feva da lamentare solo una prova davvero troppo corta per tutte le barche in acqua in quel momento (infatti su campo dei feva correvano ben 4 classi allo stesso tempo). A 7 minuti dalla partenza tutta la flotta aveva già girato la boa di bolina, causando un intasamento pazzesco sul percorso. Da segnalare la presenza sul lago del neo presidente FIV Francesco Ettorre con il quale ci è stato possibile discutere di alcuni punti salienti della vela giovanile. Alessandra Sensini oltre alla presenza in un paio di giornate a Dervio ha poi partecipato ad una conferenza sul doping nella vela. I nostri equipaggi in formazione classica per Arturo e Jacopo mentre del tutto nuova per Elia ed il fratello Marco che ha dovuto sostituire in extremis un acciaccato Gabriele. Di tutto rispetto la prestazione dei fratelli Leone che riescono a piazzare anche un 16° parziale ed a girare la prima boa un paio di volte davanti ai collaudati Aurturo/Jacopo
Stefano Beltrando
All’appuntamento nazionale di fine estate ci siamo presentati con le nostre due solite barche più una terza messa gentilmente a disposizione dal circolo ospitante che in cambio di un grazie ha permesso ad un nostro equipaggio di regatare alla pari con gli altri. 29 le barche iscritte per la classe Feva di cui i nostri 3 Arturo/Jacopo, Elia/Enea e Tommaso/Alberto.
Siamo arrivati il venerdì per scaricare le barche e fare un’uscita di allenamento con 8-10 nodi tipici del pomeriggio dell’adriatico e l’accoglienza e l’ospitalità del club si sono fatti sentire fin da subito per culminare con una cena da oltre 100 persone nella serata di sabato. Assieme ai feva ma su un campo di regata più lungo, regatavano anche i 500 che erano presenti con 11 barche di ottimo livello.
Ultima nazionale prima del campionato italiano di Dervio, questa regata ha permesso agli equipaggi di misurarsi in condizioni che potrebbero essere molto simili a quelle che incontreremo tra 10 giorni sul lago di Como.
5 le prove disputate dai feva contro le 6 dei 500 a causa di partenze molto nervose e spinte che hanno richiesto la ripetizione di un po’ di partenze, perdendo quindi il tempo necessario a correre la sesta manche.
Bilancio positivo quello della spedizione AVNO perché tutti gli equipaggi hanno dato buoni riscontri; Arturo e Jacopo hanno ancora una volta dimostrato di essere nel gruppo dei primi in Italia finendo al quinto posto, Elia ed Enea per la prima volta assieme ma soprattutto con Elia alla prima regata han chiuso 21 esimi con con i parziali di 23-14-16-18-21; per concludere con il giovanissimo equipaggio Tommaso ed Alberto che han chiuso tutte e 5 le regate mantenendo sempre il contatto con la flotta, da qui in avanti ogni piccolo miglioramento porterà immediatamente salti di posizione.
Stefano Beltrando
Si sono appena concluse le 2 regate programmate dall’organizzazione della coppa America destinate agli under 16. Si tratta di una serie di 7 regate con il solito formato poppa/bolina e dalla show race ovvero una regata con formato e percorso della Coppa America che si è svolto in diretta TV tra le due manche tra TNZ ed Oracle di domenica scorsa.
I 30 ragazzi protagonisti della regata sono stati ospitati su una piccola isola di fronte ad Hamilton dove hanno di fatto trascorso solo le notti perché dal martedì alla domenica è stato un continuo alternarsi di allenamenti, incontri e regate. A rappresentare le Zanzare dell’AVNO c’era Arturo Beltrando in coppia con il palermitano Ubaldo Bruni, neofita della classe Feva, che si è allenato con Arturo nel mese di maggio.
Il primo evento ha visto i nostri tra il 6 ed il 10 posto con un risultato finale pari ad ottavo mentre per lo show race, nonostante la pressione pazzesca del pubblico, degli elicotteri che filmavano e della settimana appena trascorsa, grazie ad una poppa finale perfetta riescono a strappare un quarto posto dietro a ragazzi che sono tutti da primi 10 al mondiale. Quindi premiazione sul palco del villaggio della coppa con uno spettacolo che ricorderanno tutta la vita tutti e 30 i ragazzini dell’ AC Endeavour.
A questo link trovate l’articolo sul sito ufficiale dell’America’s Cup ed alcune foto delle regate.
Stefano Beltrando
E’ passata un sacco di acqua sotto ai ponti dall’ultimo aggiornamento. Noi di Artemis abbiamo battuto i Giapponesi così come TNZ ha eliminato Sir Ben e poi in finale della LVC i Kiwi ci hanno sconfitti 5 a 2. Abbiamo veramente dato il massimo, lavorato senza sosta per modificare e migliorare ma non c’è stato verso: le prestazioni dei daggerboard lunghi di TNZ sono impareggiabili!! Si sono rivelati invincibili con poco vento, sotto i 9 nodi, ma anche veloci fino a 13. La nostra Coppa America si è chiusa lunedì scorso dopo il 5-2 con una festa memorabile alla base Artemis per cancellare lo stress che da quasi 2 mesi attanagliava chiunque; me in particolare che per la finale LVC ero stressatissimo dall’idea di rompere qualcosa.
Adesso c’è molta tensione nell’aria dato che TNZ è avanti 3-0 nel punteggio della finale della Coppa e qualora vincesse salterebbero tutti gli accordi firmati dai team tranne ovviamente TNZ
Ma nel frattempo cosa succede? Ecco che arrivano a Bermuda Ernesto Bertarelli e consorte (Alinghi) ed una serie di altri “potenti” pronti a prendere la palla al balzo ed associarsi ai kiwi in caso di loro vittoria per scrivere delle nuove regole.
Cosa farà Oracle nella settimana? Ovvio, metterà alla frusta almeno 150 persone per progettare e costruire qualunque cosa pur di poter regatare ad armi pari. Quello di cui hanno ovviamente bisogno è un nuovo set di daggerboard che per regola però non possono costruire… quindi non gli resta che appellarsi alla sostituzione del 30%in massa di un set di daggerboard per modificarli quanto più possibile.
Stefano Beltrando
I round robin sono andati: come da previsione sono stati I francesi i primi ad uscire sebbene abbiano comunque disputato alcune regate con la super grinta che contraddistingue il mitico Frank Cammas.
A questo punto il primo dei 4 sfidanti ovvero Team New Zealand ha scelto gli inglesi di Ben Ainslie come avversari per la semifinale così che l’altro abbinamento diventa per forza Artemis contro Team Japan. Va in finale quello che vince 5 regate contro l’avversario che gli è stato destinato. Le previsioni darebbero quindi una finale della Louis Vuitton Cup tra Team New Zeland (sicuramente vincente su BAR) ed il vincente tra noi ed i giapponesi.
Nel frattempo gli americani che hanno perso solo 2 regate (tutte e due contro Artemis) non staranno a guardare. Infatti ben 12 “boat builders” sono appena arrivati dalla nuova Zelanda per occuparsi di una serie di modifiche da compiere nella settimana in corso, dato che loro non saranno in regata. 12 sono tanti, soprattutto se pensiamo che almeno 8 li hanno già. Il che vuol dire, secondo gli standard della Coppa, che 10 costruttori faranno due turni da 12 ore. Ovvio che le modifiche sono davvero importanti, e considerando che non si possono modificare gli scafi, le traverse e buona parte dell’ala, tutta questa energia sarà concentrata su derive, timoni e parte dell’ala per forza. Davvero preoccupante… però vuol dire che hanno visto delle buone idee negli sfidanti ed ora le vogliono copiare.
Intanto l’isola è intasata, non ci sta più uno spillo, tra turisti generici, navi da crociera e spettatori di coppa, siamo arrivati a 500 euro a notte per un letto.
Qui il link per l’ultimo giorno di qualifiche: Video
Stefano Beltrando